17 novembre 2014

ASPETTANDO LA MAMMA..

Quando ero piccola, passavo i pomeriggi a casa della nonna materna. Verso le sette di sera, nonna e io ci affacciavamo nella veranda, per scorgere la mamma arrivare dalla via principale. D'inverno i vetri si appannavano e spesso ci disegnavo col dito. Sapevo il punto esatto da dove sarebbe spuntata la mamma, quale lampione la avrebbe illuminata prima ancora di sentire il rumore dei sui tacchi. E certe volte ero così fortunata, che dopo l'abbraccio ricevevo anche una sorpresina! Qualche volta erano matite colorate, una gommina, elastici per capelli.. Alcuni di quei piccoli tesori li conservo ancora!!


Poi nel 2006 esce "Sera D'Inverno" scritto da Jorge Lujàn e illustrato da Mandana Sadat, casa editrice Bohem.


Ecco come inizia per me, già dal frontespizio: in un gruppo di case su cui scende la sera, dietro una finestra di una cucina, c'è una bambina che da lontano è solo un puntino.. anzi no, nemmeno si vede, si intravede una luna, che in realtà è un gioco di luci tra la tenda bianca e il lampadario e lontano una macchinina, dove io so sta guidando una mamma stanca che ha chiuso l'ufficio.


Fa freddo, forse c'è un po' di nebbia o anche piove, per strada c'è traffico e la mamma guida verso la sua bambina come tutti i gironi a quest'ora.
La bambina aspetta paziente, come tutti i giorni, e non resiste e disegna col ditino sul vetro appannato.


Eccolo il momento, in cui al di là del vetro l'attesa finisce, il tempo si ferma e sotto la luce del lampione è sbucata la mamma.


E adesso la bambina disapanna il vetro con entrambe le mani per vedere meglio la sua mamma che arriva, e dentro di sé sente un calore pieno di felicità, perché tra un minuto la mamma entrerà nel portone, salirà veloce le scale mentre lei le andrà incontro correndo nel piccolo corridoio fino alla porta e si abbracceranno.


E le porte della nostalgia si spalancano di colpo, e ci passa attraverso un tiepido vento di ricordi che, lo ammetto, mi commuovo alla grande, non solo mentre lo leggo ma anche quando lo faccio vedere a mia mamma, mentre le spiego che quel libro parla di noi e non so come gli autori sembrano averci visto, forse in una dimensione limbo, come quella dei sogni, non lo so. E lei mi sorride ancora una volta, come se avessi ancora sette anni o giù di lì, e mi abbraccia, credo contenta di sapere che il mio amore per lei non è mai cambiato negli anni.


potete ammirare il video ufficiale pubblicato da Jorge.





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