16 novembre 2014

UN COSO DAVVERO ADORABILE!

Esistono libri piccoli grandi amici dei bambini, che allo stesso tempo riportano gli adulti alle sensazioni provate durante l'infanzia.
Piccolo Grande Bubo, di Beatrice Alemagna è uno di questi. Edito nell'ottobre 2014 da Topipittori, per l'edizione italiana.


Bubo è un piccolo Coso, non si può non innamorarsi a prima vista del suo nasino magenta e della sua pelliccia morbidosa.


Come tutti i cosini piccoli che crescono, (bambini inclusi), Bubo oggi si sente più grande, perché ieri certe cose ancora non le sapeva fare, ma adesso si! In una visione infantile dello spazio temporale tutto appare chiaro, immediato, fruibile. Le piccole cose diventano grandi e hanno una dolcissima enfasi.


Bubo fa un elenco minuzioso dei perché ormai è un cosino grande.. non ha paura di arrampicarsi in alto, si lava i denti tutte le sere, raccoglie le castagne (di cui è tanto goloso), ha imparato ad andare in bicicletta, .. Bubo cattura la simpatia degli adulti con la sua vivace ingenuità e regala sicurezza ai bambini: ciò che non riuscivo a fare ieri, lo faccio oggi, e domani saprò fare ancora di più.


Tutto il ritmo del libro è diretto senza fronzoli, incalzante, un po' ipnotico (ci ha catturati ma ancora non ne siamo coscienti).
L'autrice crea, ancora una volta, un incantesimo che profuma di meringa e frittelle con lo zucchero, in cui non esistono streghe sotto i letti pronte ad afferarci i piedi. Un mondo in cui non si raccontano mai frottole ai bambini, ma a cui si sussurra all'orecchio che crescere non deve far paura, e che bisogna fidarsi di sé stessi: perché i bambini sono esseri in miniatura, ma pensano alla grande e sono completi!

Così quando arriviamo alla penultima pagina: mentre Bubo ci racconta che la mamma, tutte le sere gli rimbocca le coperte, una parte del nostro cervello si distrae sentendo Beatrice sussurrare che i bambini sono confortati, rassicurati dalle azioni ripetitive, e crediamo che questo sia l'apice del finale. Ma poi giriamo pagina, e davanti all'ultima siamo follemente perduti e ci rendiamo conto di esserci innamorati di questo libro quando Bubo ci svela, con disarmante poesia (tipica dell'infanzia) che è grande perché tutte le sere la mamma lo chiama "Mio Grandissimo Amore".


Se Bubo vi ha conquistato tutti, non potete fare a meno di comprare il libro... e di leggere la sua intervista esclusiva!

Concludo questo post con il video della piccola Olimpia (pubblicato dall'autrice sulla sua pagina Facebook)!




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